Dici “periferia” e immagini subito tanto cemento, poco verde e panorami urbani non proprio accoglienti. È ciò che vediamo in buona parte delle grandi città moderne, ma ci sono eccezioni che lasciano spazio all’idea che non debba essere così per forza. Il quartiere di Milanofiori Nord, ad Assago, è un esempio virtuoso in questo senso, un vero e proprio modello abitativo sostenibile, una piccola smartcity nell’hinterland di una metropoli. L’applicazione di principi di bioedlilizia e un’attenzione particolare per le scelte tecnologiche e i materiali impiegati fanno del quartiere un’isola privilegiata, in cui uomo, architettura e paesaggio si incontrano nel reciproco rispetto. Sì, perché il benessere dei cittadini è chiaramente l’obiettivo principale con cui il il progetto è stato pensato dallo studio olandese EEA – Erick Van Egeraat Associated Architects, specialista in progetti a basso impatto ambientale. Aree residenziali, uffici, zone commerciali e servizi comuni (cinema, ristoranti, banche, fitness con spa) si intrecciano in modo naturale, ispirandosi a un’idea di appartenenza al quartiere, socialità e funzionalità che fanno di questa “città fuori città” di 112 appartamenti un bel posto in cui vivere e lavorare.
Le residenze, progettate dallo studio genovese Open Building Research, si sviluppano in tre settori, al cui interno è racchiuso un grande giardino, cuore del quartiere. Le facciate interne si fondono con lo spazio verde e si ispirano all’andamento irregolare di una struttura viva e naturale: tutto ciò dà l’impressione che ogni singola unità abitativa si protragga verso il parco e ne costituisca parte integrante. Trasparenze e serre solari estendono infatti la zona giorno degli appartamenti, illuminandoli di luce naturale e contribuendo a un’ottimale termoregolazione e ventilazione naturale di ogni abitazione. All’interno, pareti mobili e aree polifunzionali rendono gli spazi modulari, con la possibilità di disegnare i volumi a seconda delle esigenze di ogni residente, e di modificarli con facilità.
Il verde prosegue poi anche sulla copertura delle strutture, un tetto-giardino formato da piante che richiedono poca manutenzione e garantiscono perciò lunga durata e autonomia. La copertura non ha però solo funzione estetica: assorbe il calore diminuendo il fabbisogno termico nei mesi invernali, assorbe l’acqua piovana riducendo il carico della rete fognaria e funziona da filtro per l’aria inquinata, riducendo le polveri sottili e la concentrazione di anidride carbonica nell’aria.
Il risparmio energetico è poi garantito dall’impiego di un sistema di teleriscaldamento a cogenerazione, da un efficiente sistema di riscaldamento a pannelli radianti a soffitto e dalla scelta del fotovoltaico in ogni struttura abitativa del quartiere.
Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo su Architettura Sostenibile.