Il 4 e il 5 di settembre si è svolto ad Abano Terme il sessantaduesimo congresso annuale di ARGE, la federazione europea che raggruppa le associazioni dell’industria degli accessori, della ferramenta e delle serrature. Un ritorno in Italia dopo tredici anni – nel 2001 si era tenuto a Firenze – sottolineato dal rientro di Assoferma nella federazione continentale.
Come sempre, il congresso è un momento prezioso per inquadrare con precisione lo scenario dell’industria europea del settore. I 35 partecipanti, arrivati in Veneto da 15 paesi europei, si sono confrontati sugli aspetti economici, tecnici e normativi del comparto, facendo il punto sulle principali azioni e iniziative in corso. In particolare, buona parte dell’attenzione è stata dedicata al progetto EPD, Environment Product Declaration, che è di certo un passo concreto verso una responsabilità ambientale finalmente trasparente, concreta e misurabile.
L’EPD, che presto sarà parte delle certificazioni di prodotto richieste anche dal punto di vista normativo, è un sistema attraverso cui stabilire la reale capacità di un prodotto di rispettare l’ambiente. Una sorta di “carta d’identità green” per ogni prodotto Made in Europe, che ne ripercorre e analizza le caratteristiche a partire dall’estrazione delle materie prime e sino alla fine del ciclo di vita del prodotto e quindi alla sua sostituzione, smaltimento o riciclo, passando per la fase produttiva e la gestione degli scarti. Nel settore non si era mai arrivati a un livello simile di dettaglio, andando così in profondità nelle implicazioni ambientali di un prodotto.
Certo, oltre a rendere pienamente operativo questo strumento – ARGE sta proprio lavorando in questo senso – è importante che l’EPD coinvolga tutti i produttori di ogni paese in modo trasversale, e che diventi così un sistema unico e realmente condiviso. È l’auspicio che ha ribadito chiaramente Bruno Rosevich, responsabile Savio per gli aspetti normativi e da oggi membro dell’Executive Board ARGE, grazie alla nomina avvenuta durante quest’ultimo congresso. Oltre che un bel riconoscimento per Savio e un segnale importante per le associazioni italiane di categoria, la nomina di Bruno Rosevich contribuirà a sottolineare il peso delle normative nel complesso delle attività di ARGE, mettendo in connessione anche su questo terreno gli interlocutori che il manager Savio incontra negli altri gruppi di lavoro europei di cui fa parte.