In dialetto locale, Tanjong Pagar significa “promontorio delle palizzate”, a ricordare come non troppi decenni orsono da queste parti l’attività principale fosse la pesca. Ma guardando oggi questo distretto nel cuore di Singapore, uno dei centri nevralgici del commercio e della finanza asiatica, di bancarelle di pescatori non è facile incontrarne. Più semplice trovare grandi uffici e centri commerciali, soprattutto ora che si sta ultimando la costruzione del Tanjong Pagar Centre, un edificio alto 290 metri – quanto la Tour Eiffel – che ospiterà uffici nella parte inferiore e appartamenti di lusso in quella più alta. Frutto dei molteplici investimenti di Guocoland – una delle principali società d’affari asiatiche – e del lavoro di progettazione e realizzazione di Permastelisa Singapore, il nuovissimo grattacielo avrà un disegno a dir poco riconoscibile nel panorama della città, anche grazie alla sua sconfinata superficie vetrata che offre una vista senza ostacoli sul panorama circostante.
Che aria tira lassù
Soprattutto fra il 40° e il 68° piano, la fascia centrale del grattacielo dove termina una delle due strutture di cui è composto e inizia la vertiginosa salita della sua parte più alta: qui infatti le finestre hanno uno speciale sistema di apertura a sporgere con chiusure perimetrali – non molto comuni a queste altezze – che regalano la possibilità di cambiare aria a 200 metri d’altezza.
Probabilmente l’avrete già intuito, ma in questi serramenti “d’alta quota” c’è un bel po’ di noi. I progettisti hanno infatti selezionato componenti Savio per le 500 finestre di questa sezione: le cremonesi bidirezionali, i punti di chiusura perimetrali, i rinvii d’angolo, i terminali e le ferrogliere in inox. Elementi centrali per assicurare la manovrabilità degli infissi e la completa sicurezza nel loro utilizzo quotidiano.
Una bella soddisfazione per noi di Savio, un po’ di spirito e ingegno italiano in una delle aree geografiche più vive e dinamiche nel nostro settore.