
Le residenze, progettate dallo studio genovese Open Building Research, si sviluppano in tre settori, al cui interno è racchiuso un grande giardino, cuore del quartiere. Le facciate interne si fondono con lo spazio verde e si ispirano all’andamento irregolare di una struttura viva e naturale: tutto ciò dà l’impressione che ogni singola unità abitativa si protragga verso il parco e ne costituisca parte integrante. Trasparenze e serre solari estendono infatti la zona giorno degli appartamenti, illuminandoli di luce naturale e contribuendo a un’ottimale termoregolazione e ventilazione naturale di ogni abitazione. All’interno, pareti mobili e aree polifunzionali rendono gli spazi modulari, con la possibilità di disegnare i volumi a seconda delle esigenze di ogni residente, e di modificarli con facilità.
Il verde prosegue poi anche sulla copertura delle strutture, un tetto-giardino formato da piante che richiedono poca manutenzione e garantiscono perciò lunga durata e autonomia. La copertura non ha però solo funzione estetica: assorbe il calore diminuendo il fabbisogno termico nei mesi invernali, assorbe l’acqua piovana riducendo il carico della rete fognaria e funziona da filtro per l’aria inquinata, riducendo le polveri sottili e la concentrazione di anidride carbonica nell’aria.
Il risparmio energetico è poi garantito dall’impiego di un sistema di teleriscaldamento a cogenerazione, da un efficiente sistema di riscaldamento a pannelli radianti a soffitto e dalla scelta del fotovoltaico in ogni struttura abitativa del quartiere.
Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo su Architettura Sostenibile.






