In alcuni post abbiamo visto le fasi che portano alla nascita di un nuovo accessorio. Dall’analisi del mercato allo studio preliminare, dal progetto al prototipo, siamo entrati nel complesso percorso che un’idea deve attraversare per trasformarsi in prodotto finito. Oggi ci soffermiamo su un passaggio che in Savio consideriamo particolarmente importante lungo l’arco di tutto il processo: i test in laboratorio. Come abbiamo visto in un recente post dedicato, nei banchi prova Savio avvengono tutti i test che servono a un serramento costruito con i componenti Savio per ottenere la marcatura CE, il sigillo necessario per certificarne la conformità in vista della commercializzazione. Ma anche i prodotti ancora in fase di prototipo sono sottoposti a innumerevoli test di performance prima di pensare alla loro produzione vera e propria. Come abbiamo visto alcune settimane fa, infatti, la prototipazione serve proprio a verificare le caratteristiche fisiche e funzionali di quello che potrebbe diventare un prodotto, e che lo diventerà solo dopo aver superato a pieni voti ciascuno dei test.
Per capire quanto impegno un’azienda come Savio lavori alla qualità dei nuovi prodotti in fase di studio, basta varcare la soglia del laboratorio, accanto all’ufficio tecnico e al reparto prototipi: qui 26 macchine lavorano senza sosta, fine settimana compresi, per testare le caratteristiche degli accessori per serramenti. A volte per milioni di cicli consecutivi, come è avvenuto per Juvarra e Brunelleschi, gli ultimi nati per la gamma dei maniglioni antipanico a catalogo. Le capacità di sopportare i carichi statici e dinamici sono verificate in modo così accurato che a volte sono le stesse apparecchiature per i test a subire sollecitazioni eccessive, e magari a doversi prendere una piccola pausa fra una prova e l’altra. Si tratta quasi sempre di macchine progettate internamente dai tecnici che le gestiscono: di qualcuna in questi anni più di un laboratorio avrebbe voluto comprare i disegni, ma la richiesta è stata declinata dall’ufficio tecnico, naturalmente.
Quando si parla di test sui prototipi si mettono a dura prova le caratteristiche essenziali di un accessorio, come la sua resistenza fisica all’utilizzo o la sua reazione alle sollecitazioni. In questa fase emergono perciò tutte le possibili criticità di un prototipo candidato a diventare prodotto, e solo le soluzioni che dopo innumerevoli test fisici soddisfano appieno i requisiti richiesti passano alla fase di ingegnerizzazione, per poi essere avviati alla produzione e tornare qui in laboratorio per i test CE o per ulteriori certificazioni di prodotto.