Molti di voi, almeno una volta, avranno passato un bel sabato pomeriggio in giro fra colline e campagne, con un calice in una mano e una guida nell’altra, alla scoperta delle tradizioni del vino. Tanti altri avranno di sicuro organizzato veri e propri tour enologici fra bricchi e vigneti, visitando i grandi produttori o scovando le etichette ancora sconosciute. Del resto, e non è un luogo comune, nel nostro paese l’unico imbarazzo è la scelta.
Bene: chiunque sia mai entrato in una cantina sa bene che lo stesso termine è di per sé piuttosto riduttivo. Le sedi dei piccoli e grandi produttori sono ormai autentiche showroom, spazi che comunicano la storia di chi le ha fondate, ma anche il suo sguardo verso il futuro. Ne è un esempio perfetto la cantina di Soave, vicino a Verona, nata nel 1898 e oggi una delle aziende vitivinicole più interessanti in Italia. Il progetto architettonico della cantina è stato ridisegnato in anni recenti, per trasformarlo un luogo capace di comunicare al meglio tutti i valori del marchio e del suo territorio. Quando ci si è trovati a dover sostituire gli infissi per la sede storica e per il wine shop, la scelta è caduta su un professionista d’eccellenza nell’area veronese come Serramenti Dal Bosco.
Il primo intervento ha riguardato la realizzazione di una facciata strutturale a tre piani. È stato utilizzato un sistema per facciate in alluminio, a montanti e traversi, termoisolanti: i profilati interni, infatti, sono isolati da quelli esterni tramite distanziali in materiale plastico isolante. Nel punto vendita e ristorante sono state invece realizzate vetrate fisse ad arco, per un totale di circa 140 metri quadrati, con quattro porte automatiche scorrevoli e cinque porte su vie di esodo. Le porte su vie di esodo sono dotate di maniglioni antipanico a spinta Savio, modello Cellini: una soluzione che assicura standard elevati in termini di efficienza, e un design esclusivo a firma Pininfarina.
Cercavamo una soluzione che garantisse resistenza e poca manutenzione, pur richiamando il calore e la bellezza del legno” racconta Filippo Pedron, direttore tecnico della Cantina di Soave. “La scelta è caduta quindi su serramenti in alluminio da 60 mm con finitura rovere.”
Del resto, la Dal Bosco non è nuova a realizzazioni di questo tipo: “tra i nostri clienti ci sono moltissime cantine” spiega Raffaele Dal Bosco, figlio del fondatore,”e da sempre ci distinguiamo per l’equilibrio fra l’elemento industriale e l’artigianalità che entra nel prodotto. Tengo poi a sottolineare che tutti i prodotti sono made in Italy: i sistemi sono di Gastaldello, utilizziamo prodotti Savio e il legno per i serramenti misti lo acquistiamo da una ditta in Toscana”.
Tutto ciò spiega come nell’incontro fra Dal Bosco e Cantina di Soave abbia giocato una vera e propria affinità elettiva, una corrispondenza di filosofie imprenditoriali fra due esempi di passione e gusto italiani.