Francois de la Rochefoucauld, un aristocratico scrittore francese del ‘600, diceva che avere buone qualità non è sufficiente: quel che conta è saperle amministrare. Un pensiero perfetto in molte situazioni, ma particolarmente utile per riassumere il senso delle certificazioni dei prodotti industriali. La certificazione di un prodotto (o di un processo di produzione), infatti, è proprio la prova di una buona qualità mantenuta e coltivata nel tempo. Amministrata, insomma.
Di recente, gli ispettori della IFT, uno dei principali enti certificatori europei, ci hanno fatto visita per confermare la certificazione di prodotto della nostra linea di ante Ribanta (QM328) e per il nuovo sigillo di qualità relativo alle cerniere Mechanica (QM343). “Dispositivi come questi – ricorda Christian Kehrer, direttore del centro IFT di Rosenheim e responsabile della delegazione in Savio – devono essere costruiti in modo che i prodotti da costruzione in cui sono integrati, come finestre o porte complete, soddisfino i requisiti richiesti di tenuta all’aria o di resistenza ai cicli di apertura e di chiusura”. Durante la visita di sorveglianza per le ante Ribanta è stato analizzato nuovamente tutto il processo produttivo già certificato, riprendendo una per una le fasi di realizzazione e verificando che i parametri e le regole fossero rispettate. Più lungo è stato l’iter per la certificazione della linea Mechanica: per un nuovo programma di certificazione, infatti, è necessario prendere in esame l’intero arco di realizzazione del prodotto, dalla selezione dei fornitori al prodotto finito, passando per ciascuna delle fasi produttive e per i test pratici, nei quali il prodotto è messo a dura prova con numerosissimi cicli di utilizzo.
I tecnici e i verificatori responsabili IFT – prosegue Kehrer – devono assicurarsi che i requisiti siano pienamente soddisfatti. Però è anche nostro impegno suggerire possibilità di miglioramento nel corso delle attività di sorveglianza. Come veri e propri partner, sempre nei termini della dovuta chiarezza e correttezza”. Il ruolo dell’ispettore di verifica è perciò insieme quello dell’osservatore imparziale, dell’esaminatore e del collaboratore: un compito che richiede equilibrio e competenza. “La formazione di un ispettore è soggetta a requisiti chiari e severi” ricorda ancora Keherer “definiti anch’essi in una norma di qualità, la EN19011. A ciò si aggiungono 5 anni di esperienza lavorativa, specifiche attività di formazione e un addestramento pratico sul campo”. In particolare, l’ing. Christian Kehrer ha seguito le attività di normazione nel campo della resistenza all’effrazione da più di 12 anni, è anche rappresentante per la Germania nel gruppo di lavoro WG7 per la normazione della resistenza all’effrazione in Europa.
Tutto ciò spiega perché in Savio siamo particolarmente orgogliosi dei risultati ottenuti dai nostri prodotti. Di fronte a regole severe e certificatori inflessibili, la linea Ribanta ha superato i test di sorveglianza, e Mechanica ha ottenuto brillantemente la sua nuova certificazione. Due ottime notizie, perché la certificazione offre fondamentali vantaggi per la l’applicazione di un prodotto, favorisce l’intercambiabilità fra dispositivi e, cosa ancor più centrale, dà un importante impulso alla sua forza commerciale. Insomma, la qualità si vende meglio…
Il sito di IFT Rosenheim