Tu.bi.fer ha realizzato un programma completo di test per serramenti in acciaio freddi e a taglio termico, rispettivamente delle linee Forster Presto e Forster Unico.
Consapevole dell’importanza crescente che la sicurezza e i percorsi per l’evacuazione stanno assumendo nella progettazione e ristrutturazione degli edifici, Tu.bi.fer ha coinvolto Forster – dei cui sistemi per serramenti in acciaio e acciaio inox è importatore e distributore unico per l’Italia – e il produttore di sistemi di chiusura standard e antipanico Savio, nel progetto di realizzazione del programma di test.
Nell’officina pilota di Tu.bi.fer sono stati realizzati dei campioni con profili e accessori originali Forster che montano cerniere e sistema di chiusura Savio.
I test sono stati eseguiti con successo, ottenendo i certificati che consentono di realizzare ogni tipo di porta, a 1 o 2 ante, con fissi superiori e/o laterali, per serramenti freddi e a taglio termico; e con misure generose ovvero larghezza della singola anta pari a 1.200 mm, altezza del serramento di 2.700 mm, che arriva ai 3.000 mm se si inserisce un fisso superiore.
Queste grandi dimensioni permettono al progettista e all’esecutore una notevole flessibilità, sebbene “diano spesso problemi durante il test”, come spiega Elio Lobosco, dell’Ufficio tecnico di Tu.bi.fer e project coordinator dei test sulle vie di fuga. “Ma non in questo caso, grazie alla qualità dei sistemi Forster e degli accessori Savio”.
Inoltre, sono state certificate la resistenza al carico del vento, la tenuta all’acqua e la permeabilità all’aria, al termine del test è stata eseguita anche la prova di sblocco.
I sistemi Forster già certificati in SAC 1 – indispensabile per le porte su vie di fuga – con propri accessori, ora possono essere certificati anche utilizzando maniglioni antipanico e accessori Savio. Inoltre Tu.bi.fer ha stretto un accordo con IRcCOS che riserverà tariffe agevolate a tutti i serramentisti che avranno la necessità di tale certificazione.
“I test sono stati eseguiti in tempi da record” conclude Lobosco, “volevamo chiudere questo progetto per la fine dell’anno e ci siamo riusciti con più di un mese di anticipo”.
Fonte: Guida Finestra