Il concorso internazionale per il padiglione italiano all’Expo 2015 ha oggi un progetto vincitore. Ad aggiudicarsi la gara, fra le molte proposte concorrenti, è stato il consorzio degli studi Nemesi&Partners di Roma, Proger di Pescara e BMS Progetti di Milano.
L’idea a cui si ispira il disegno del futuro padiglione è quella di “piazza”: tutta l’architettura della costruzione si sviluppa infatti attorno a un nodo centrale coperto, punto d’incontro fra i quattro blocchi volumetrici ben definiti che ospitano le aree espositive.
Una scelta dal forte valore simbolico: il progetto rappresenta una comunità raccolta attorno alla sua agorà, rispondendo in modo efficace al concept del concorso riassunto nell’espressione “vivaio Italia”. Nelle motivazioni alla scelta della giuria si legge infatti che la proposta vincitrice esprime “un’architettura a nido, un’evidente trasposizione in luce del vivaio, del senso civico dell’appartenenza a una comunità”.
Visivamente, il disegno architettonico si ispira ai volumi degli alberi: ciascuno dei quattro edifici collegati dalla piazza parte infatti con una struttura massiccia e fortemente ancorata al terreno, per poi diventare sempre più leggera e ramificata, con superfici finestrate progressivamente più ampie lungo i 25 metri di altezza.
Il padiglione Italia sarà l’unico a vivere oltre l’evento del 2015, diventando patrimonio culturale della città di Milano. I suoi 12.800 metri quadri, dei quali 2.500 di spazi espositivi, sono stati pensati per essere riconvertiti ad uso urbano e per dialogare in modo efficace con il territorio intorno, integrandosi nel tessuto cittadino.
Come espressamente richiesto dal concorso, poi, l’edificio è stato progettato per offrire il massimo della sostenibilità ambientale: la struttura nel suo insieme è un organismo dotato di una forte autonomia energetica, con impianti di ventilazione naturale e sistemi di climatizzazione ad altissima efficienza.
Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo su Architettura Sostenibile.