C’era una volta il “mi piace”. Sì, perché da mercoledì 24 febbraio la celebre manina con il pollice alzato, simbolo del social network più frequentato al mondo (abbiamo parlato di quanto può esservi utile), è stata affiancata in tutto il mondo da una schiera di faccine, le reactions, che permettono di esprimere sentimenti ed emozioni che vanno ben oltre il semplice “like”. In replica a un post, dunque, avremo non più una ma ben sei possibilità: il tradizionale bottone “mi piace” – che è rimasto –, un cuore e quattro emoji che raffigurano una faccina allegra, una stupita, una che piange e una arrabbiata.
Perché sono arrivate le faccine
Sammi Krug, product manager Facebook, ha detto che le nuove icone aiuteranno a rendere il social network più emozionale e coinvolgente, perché gli utenti avranno una serie di sfumature per interagire con i loro amici sul social network. Ci sono molti casi, infatti, in cui un semplice “like” sembra poco adatto – perché eccessivo o inappropriato – a comunicare la reazione di fronte a un contenuto. Sinora ad esempio non c’erano alternative per esprimere la solidarietà a un amico per un fatto spiacevole come la fine di una relazione: in casi così un semplice “like” appare fuori luogo. “Abbiamo ascoltato le persone e capito che dovrebbero esserci più modi per esprimere più facilmente e più in fretta come vi fa sentire qualcosa che vedete nel News Feed” sostiene Krug.
Come si usano
Le nuove reaction compaiono puntando il mouse sul tasto “mi piace”. Se qualcuno usa una faccina su un vostro post o su un contenuto che vi piace, Facebook vi notifica che è stata aggiunta una reazione. Semplice e immediato, e allo stesso tempo molto efficace.
La notizia non è del tutto nuova, in verità: il social network aveva cominciato a sperimentare le nuove icone alcuni mesi fa in Irlanda e Spagna, due aree ritenute particolarmente significative. Da ora sono utilizzabili da tutti gli utenti, anche se ci vorrà probabilmente qualche giorno perché tutte le funzionalità siano attive anche su smartphone, e sui post degli utenti oltre che su quelli delle pagine.
Non c’è il “non mi piace” (e probabilmente mai ci sarà)
La prima reazione degli utenti sembra essere positiva, anche se in molti auspicavano l’introduzione del tasto “non mi piace”. Molti gradirebbero infatti la possibilità di esprimere dissenso in modo diretto nei confronti di contenuti condivisi, ma Facebook ha più volte detto che non è una strada che ha intenzione di percorrere. Il motivo è piuttosto chiaro: con un bottone “non mi piace” il rischio di un’interazione negativa, e quindi di un’esperienza d’uso negativa, sarebbe troppo alto, e Facebook vuole che i suoi utenti stiano online il più possibile, alimentando interazioni coinvolgenti e durature.
Le nuove reaction sembrano una via più sfumata e strategicamente intelligente di andare oltre il “mi piace”.