Il futuro sta nel palmo della vostra mano. Non stiamo parlando di chiromanzia, naturalmente, ma di quell’oggetto così piccolo eppure così rivoluzionario che chiamiamo smartphone, e che è divenuto di fatto lo strumento con cui tutti i giorni, in ogni momento, praticamente ciascuno di noi si interfaccia con il resto del mondo online. Amatissimo e a volte odiato, ma comunque inseparabile, sta sempre più velocemente conquistando gli obiettivi di tutti gli attori in gioco nel mercato digitale, dai privati alle aziende, diventando il simbolo di una vera rivoluzione “mobile”.
Per capire sino in fondo la portata del cambiamento in atto basta dare uno sguardo ai dati diffusi di recente dal Politecnico di Milano, durante l’Osservatorio Mobile B2C Strategy. Abbiamo condensato i numeri più significativi in un’infografica che trovate insieme questo post. Ciò che ne emerge è un dato chiarissimo: per le aziende di ogni settore è oggi assolutamente necessario un approccio strategico che prenda in considerazione l’importanza del web mobile per stabilire una relazione con i propri clienti.
Santi, poeti e navigatori, ma su smartphone
Del resto lo sappiamo bene anche senza guardare i dati: gli italiani sono inseparabili dal proprio smartphone, e lo sono sempre di più: per il 50% degli utenti, il telefono ha sostituito il computer per l’accesso a internet. Oltre ad attrarre tempo e interesse, lo smartphone è poi assolutamente centrale anche nei processi d’acquisto degli utenti. 8 consumatori su 10 lo usano infatti per decidere se e cosa acquistare.
Le aziende sono ancora troppo poco “mobili”
Dai dati della ricerca emerge come a fronte di una domanda sempre più alta in questo senso, le aziende sembrino invece ancora legate a un internet computer-centrico, pensato cioè per essere fruito davanti al pc. I sintomi di questa situazione sono evidenti: moltissime aziende hanno siti non progettati per smartphone, poca attenzione alle app, scarsa visibilità sui social, poca attenzione alle dinamiche d’acquisto su dispositivi mobili. Perdono dunque potenziali clienti che li cercano sul telefono ma fanno fatica a trovare i loro prodotti, compararli, acquistarli.
Cresce la pubblicità online
Nonostante la situazione in Italia faccia fatica a tenere il passo, la crescita della pubblicità online pare del tutto inarrestabile. Ma anche qui, lo smartphone è la direzione: il mobile advertising arriva a valere il 30% di tutta la pianificazione pubblicitaria su internet (era il 21% nel 2015) e il 9% del totale degli investimenti pubblicitari (valeva il 6% un anno fa). E lo smartphone è il responsabile della quasi totalità della crescita della pubblicità online: i classici banner pensati per lo schermo del pc sono infatti in calo.
In sostanza, lo scenario delineato dai ricercatori è inesorabile: o si inizia a cavalcare l’onda o si è destinati a restare fuori dai giochi. È un appello al “pensare digitale” che coinvolge tutte le aziende, anche quelle del nostro settore, e che spinge a riconsiderare strategie e priorità. Chi saprà vincere la sfida?
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