È stato finalmente approvato l’emendamento che rinnova il cosiddetto “Bonus Alberghi“, l’incentivo fiscale introdotto nel 2014 e prorogato sino al 2019 a favore delle imprese alberghiere che ristrutturano i loro immobili. Un’ottima opportunità per i produttori e rivenditori di serramenti e accessori, oltre che per il comparto edilizio nel suo complesso, che in questi anni ha potuto beneficiare in modo concreto di questa agevolazione. La nuova formula conferma tutto quanto previsto e in più prevede una detrazione senza limiti di spesa anche per gli arredi, per cui prima era posta una soglia massima del 10%.
Come funziona
In sintesi, il bonus alberghi concede alle aziende del settore turistico che avviano interventi di ristrutturazione in favore delle proprie attività un’agevolazione del 65% sull’importo speso. Da quest’anno, poi, l’agevolazione è stata estesa agli agriturismi.
L’importo massimo previsto è di 200.000 euro.
Gli interventi previsti
Il credito d’imposta del 65% potrà essere utilizzato per questi interventi, a seguito della presentazione delle relative domande:
- il restauro e il risanamento conservativo;
- la ristrutturazione edilizia;
- l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- l’incremento dell’efficienza energetica;
- l’acquisto di mobili e componenti d’arredo destinati esclusivamente agli immobili oggetto degli interventi.
L’emendamento conferma dunque le buone intenzioni del Governo, rinnovando un bonus che fa contenti tutti, imprese turistiche, imprese edili e produttori. La speranza è che i fondi stanziati aumentino, in modo da soddisfare il maggior numero possibile di richieste.