Con la comparsa di internet e lo sviluppo dei motori di ricerca, Google in testa, le regole della comunicazione e del marketing non sono cambiate: si sono letteralmente ribaltate. Se con la comunicazione tradizionale (radio, tv, carta stampata, affissioni) si mandava un messaggio a un pubblico vasto, anche se magari selezionato o “segmentato” come dicono gli esperti, nella speranza che fra tutti gli interlocutori raggiunti ci fosse qualcuno interessato a noi, oggi la prospettiva è del tutto diversa. Gli utenti sono attivi, si informano autonomamente e nella maggior parte dei casi prima di comprare cercano su web informazioni (indirizzi, approfondimenti tecnici, prezzi…) dei prodotti o dei servizi di cui hanno bisogno. Ciò significa che per chi vende il gioco si è spostato dal farsi sentire al farsi trovare. Lo chiamano “inbound marketing”, cioè marketing in entrata, e comprende fra molte altre cose le strategie per comparire su Google (e sugli altri motori) quando qualcuno ci sta cercando. È una scienza difficile, che si compone di attività come la SEO (ottimizzazione dei contenuti del sito web) o la SEM (attività di promozione su web), termini che magari avrete già sentito.
StudioCentro Marketing, realtà attiva nel settore della consulenza per le vendite e la promozione di aziende, ha realizzato un breve ma efficace documento con le regole e le situazioni-tipo che ciascuno di noi può incontrare su Google. Il motore di ricerca più usato, infatti, può essere un ottimo alleato per il nostro business, ma se non utilizzato a dovere può tagliarci fuori dalle migliaia di ricerche che – come chi ha aderito a Qui Alluminio sa bene – ogni giorno i clienti fanno su web, cercando proprio noi.
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Buona lettura