
Abbiamo incontrato Guy Charteris, Partner Development Manager, per scoprire qualche dettaglio in più sulla visione dell’azienda e le prospettive di sviluppo di questa tecnologia nel nostro settore.
Com’è nata la vostra azienda e come si è sviluppata negli anni?
“Abbiamo cominciato oltre vent’anni fa nel campo delle coperture e delle vernici sanificanti, ma negli anni abbiamo sviluppato nuovi additivi non solo per le vernici ma per ogni tipo di materiale. Oggi aiutiamo i produttori in tutto il mondo a sviluppare un numero sempre maggiore di prodotti dotati di trattamento antimicrobico, e li supportiamo da un punto di vista tecnico, normativo e commerciale perché ogni loro cliente comprenda il valore di questo investimento”.
Qual è la relazione fra microbi e igiene?
“L’igiene può essere considerata come il processo attraverso cui le cose sono mantenute pulite. Un sistema di pulizia è definibile come igienico se contribuisce a ridurre i microorganismi presenti su un oggetto o una superficie, controllando nello specifico quelli dannosi per la salute, come i microbi”.
Crede che il settore dei serramenti sia interessante per lo sviluppo della vostra tecnologia?
“Assolutamente sì: la parte di una finestra che viene toccata e maneggiata più di frequente è di certo la maniglia. Sappiamo anche che il tipo di batteri che possono causare malattie sono spesso trasmessi indirettamente fra le persone: l’individuo A tocca una maniglia e vi lascia dei microbi, che si trasferiscono alla persona B quando tocca la stessa maniglia. Curiosamente, poi, abbiamo scoperto che la maniglia non è una parte a cui si pone particolare attenzione quando si pulisce la finestra”.
Uno dei vostri dice che potete “rendere qualsiasi cosa antimicrobica”: qual è l’oggetto più curioso con cui avete avuto a che fare?
“Abbiamo molti clienti che producono ogni tipo di materiale. Si va dai più classici come i mobili per le scuole o gli involucri dei telefoni cellulari, per arrivare ai meno usuali, fra cui erba sintetica, orologi da polso o spazzole per capelli”.
Quale pensa che sia la prossima sfida per un’azienda come la vostra?
“C’è una sfida non solo per BioCote, ma per chiunque nel mondo, e riguarda gli antibiotici. La resistenza agli antibiotici da parte di un numero sempre maggiore di batteri è una delle più grandi minacce mondiali alla salute. Anche se non può essere la soluzione sotto ogni punto di vista, l’introduzione di prodotti, materiali e superfici capaci di prevenire la proliferazione di questi batteri è un elemento fondamentale. Questa è la nostra sfida, e le partnership con aziende leader nel loro settore, come Savio, sono un passo importante nella giusta direzione”.






